Storie ad impatto positivo
Cosa finanziano i tuoi soldi
Articolo pubblicato su Avvenire il 29/11/2022
La microfinanza è figlia del microcredito che è figlio della cooperazione, ma, come tutti i figli, ha preso la propria strada. Nel senso che, fino agli anni Ottanta, il microcredito e di conseguenza i suoi strumenti finanziari erano ancillari ai programmi di cooperazione scaturiti dalla solidarietà sociale o istituzionale, mentre oggi queste realtà che troviamo prevalentemente nel Sud del mondo rappresentano una modalità del credito più "etica" nella selezione degli investimenti da supportare, ma che poi si muove applicando regole e strumenti analoghi a quelli del credito alle imprese e al consumo dei mercati avanzati.
«Prestiamo soldi a comunità e individui in aree non servite dalla finanza commerciale - spiega Pier Carlo Barioli, investment manager di CreSud, la società per azioni fondata da Andrea Berrini e acquisita da Banca Etica - in pratica noi "gestiamo" tutto il contatto con i clienti (dall'inizio delle negoziazioni alle valutazioni ai contratti fino al pagamento dell'ultima rata), offrendo risorse e servizi finanziari ed assistenza tecnica a organizzazioni di microfinanza, produttori di commercio equo e sostenibile, cooperative, reti, associazioni e ong in America Latina (5,5 milioni di prestiti), Africa (2), Balcani (l) ed Asia (0,5)». A finanziare la Spa ci pensa Banca Etica e un gruppo di investitori privati. CreSud è socio fondatore della Piattaforma Europea di Microfinanza (eMFP) e dell'Associazione "Ethical Banking".
I concorrenti sono molti, da che si è compreso che le aree marginali del pianeta costituiscono un mercato promettente. L'andamento dei tassi è fortemente condizionato dalla presenza o meno di creditori istituzionali (come Cassa Depositi e Prestiti, i tedeschi di Kfw o i francesi di Proparco). Il mercato globale se lo dividono però in modo paritetico pubblici e privati e cuba intorno ai 40 miliardi di portafoglio lordo. Nella concessione del prestito, si associano criteri esclusivamente finanziari a un'analisi socio-ambientale e di mercato che consente di andare oltre le tradizionali garanzie patrimoniali. Questo è il compito dei manager di questo tipo di società, come Tai Bonato: «Le istituzioni di microfinanza che finanziamo - ci spiega - lavorano preferibilmente con soggetti gruppali" perché assicurano quella pressione sociale che aiuta ad essere solventi. Ovviamente si tratta di un'attività più rischiosa del classico prestito immobiliare, nel senso che finanziano anche produttori che sono esposti all'andamento di produzione e mercati».
Esistono due componenti nella microfinanza che la rendono indispensabile: il servizio che rende alle imprese marginali, per le quali i servizi finanziari tradizionali sono logisticamente inaccessibili, e l'accessibilità al prestito per imprese in crisi di liquidità ma dalle situazioni patrimoniali troppo fragili per accedere ai canali commerciali.
Spiega Barioli: «Quando scoppiò il Covid nel settore c'erano preoccupazioni legate a liquidità e redditività, che tuttavia si sono risolte con l'intervento delle autorità bancarie dei vari Paesi (come in Italia) e per la continua disponibilità dei finanziatori internazionali, come CreSud. Dopo due anni, possiamo dire che le preoccupazioni e le difficoltà delle istituzioni di microfinanza si siano ben risolte. In questo periodo, le autorità di vigilanza stanno richiedendo una più stretta osservanza dei requisiti di solidità patrimoniale. Noi non possiamo entrare in partecipazione con le società cui facciamo prestiti, ma abbiamo deciso di sostenere i clienti con più lungo storico con noi (alcuni da vent'anni) con prestiti subordinati». CreSud presta euro, dollari e valuta locale a un tasso intorno al 5,5%. La durata dei prestiti è di 4 anni, «una caratteristica molto importante per le istituzioni di microfinanza nostre clienti, che possono disporre di risorse per un periodo superiore al medio termine (4 anni)» osserva Barioli. I beneficiari finali sono microimprenditori delle aree marginali dei Paesi in via di sviluppo.
Photo credits:Tai Bonato, Investment Manager, CreSud SpA